"Non andrò al confronto con Netanyahu", ha detto ai compagni di partito. "Si tratta solo di uno strattagemma che non intendo assecondare". Fulminea la reazione di Netanyahu: "Gantz teme il confronto e sa bene il perché. Israele ha bisogno di un leader forte, e non di uno timoroso. Se Gantz teme di confrontarsi con il primo ministro, come potrà mai essere all'altezza delle enormi sfide con cui Israele deve misurarsi?".
Da parte sua Gantz ha accusato Netanyahu di dedicare tutti le sue forze per sventare il rischio di una condanna al processo per corruzione, frode e abuso di potere che inizierà il 17 marzo. "Noi però non gli consentiremo di sfuggire alla giustizia", ha promesso Gantz. (ANSAmed).
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