"Le cose ci sfuggono in Libia", ha deplorato l'Alto rappresentante Ue nel corso del dibattito all'Eurocamera. "Noi ripetiamo che non c'è soluzione militare al conflitto, ma questo slogan - ha martellato - l'abbiamo già usato per la guerra siriana e alla fine in Siria quello che vediamo è una soluzione militare, la stessa situazione rischia di riprodursi in Libia", ha avvertito Borrell.
"La Turchia e la la Russia hanno cambiato l'equilibrio nell'area orientale del Mediterraneo", ha insistito aggiungendo che l'Ue "non può accettare che la stessa situazione si riproduca in Libia", accusando Mosca e Ankara di essersi "impegnate militarmente" in Libia "con flussi di armi e mercenari". "Ci sono sempre più armi e mercenari e noi non possiamo più affermare che in Libia ci sia una guerra senza combattenti stranieri", ha sottolineato. "Secondo le informazioni dell'intelligence, ci sono siriani e dei combattenti del Medio Oriente venuti a combattere in un campo o nell'altro", ha detto Il governo libico guidato da Fayez al Sarraj è sostenuto dalla Turchia nel confronto armato con le forze del maresciallo Khalifa Haftar supportate a loro volta dalla Russia e dall'Egitto. Borrell ha quindi invitato gli europei a "superare le loro divisioni" e a essere più coinvolti nella ricerca di una soluzione per porre fine al conflitto. "Se la situazione si deteriora, centinaia di migliaia di le persone che vivono e lavorano in Libia potrebbero trasferirsi in Europa", ha avvertito. (ANSAmed).
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