TUNISI - Andrà in onda questa sera in Tunisia, a reti unificate, l'ultimo dei tre dibattiti televisivi tra i 26 candidati alla presidenza della Repubblica, in vista delle elezioni in programma domenica prossima. In studio a rispondere alle domande di due giornalisti, un uomo e una donna, i restanti candidati: Youssef Chahed, Kais Saied, Ahmed Safi Said, Hamma Hammami, Seifeddine Makhlouf, Said Aidi e Selma Elloumi, oltre a Slim Riahi che non sarà presente, poiché latitante in Francia accusato di vari reati fiscali.
Ieri sera è stata la volta di Mongi Rahoui, Elyes Fakhfakh, Hechmi Hamdi, Abdelkrim Zbidi, Hamadi Jebali, Lotfi Mraihi, Hatem Boulabiar, Mohsen Marzouk e Mohamed Sghaier Nouri mentre il primo round sabato sera aveva visto confrontarsi Amor Mansour, Mohamed Abbou, Abir Moussi, Néji Jalloul, Mehdi Jomâa, Moncef Marzouki, Abid Briki, Abdelfattah Mourou. Assente il magnate Nabil Karoui, tra i favoriti nei sondaggi, in carcere dal 23 agosto con l'accusa di riciclaggio ed evasione fiscale. I dibattiti televisivi in diretta tra i candidati rappresentano una novità assoluta in Tunisia e nel mondo arabo.
A garantire pacati confronti rigidamente regolamentati tra i candidati è la Commissione superiore indipendente per le elezioni (Isie) insieme all'Alta autorità indipendente per la comunicazione audiovisiva (Haica) e a "Munathara Initiative", forum arabo con lo scopo di promuovere la democrazia. Tutti i candidati hanno a disposizione lo stesso tempo per parlare e illustrare i propri programmi e devono rispondere a domande estratte a sorte, su tre grandi tematiche, secondo il principio "di parità di possibilità". Economia, sicurezza, terrorismo, crisi libica, transizione democratica, gli argomenti più gettonati, ma anche lotta alla corruzione e alla disoccupazione, rapporti uomo-donna e apertura verso il mondo occidentale. Secondo gli esperti l'esito di questa tornata elettorale è piuttosto imprevedibile. I favoriti dai sondaggi rimangono il discusso patron di Nessma Tv, principale rete televisiva privata del Paese e leader del partito 'Al cuore della Tunisia', Nabil Karoui, il presidente di Corrente democratica Mohamed Abbou, la pasionaria Abir Moussi per il Free Destourian Party, il giurista indipendente Kais Saied, l'ex ministro della Difesa Abdelkarim Zbidi, il premier Youssef Chahed (che ha delegato nelle scorse settimane le sue funzioni al ministro della Funzione pubblica fino al termine della campagna elettorale) e il numero due di Ennhadha, Abdelfattah Mourou. Curioso il fatto che a condurre la campagna elettorale di Nabil Karoui, in carcere dal 23 agosto scorso con l'accusa di riciclaggio ed evasione fiscale, sia la moglie Salwa Smaoui, protagonista di affollati meeting popolari in tutto il Paese.
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