(ANSAmed) - BELGRADO, 23 GIU - Le prospettive di un ulteriore
rafforzamento delle relazioni bilaterali, in particolare nel
campo militare e della difesa, il pieno appoggio dell'Italia a
una rapida integrazione europea della Serbia e degli altri Paesi
della regione e le attese per il vertice dei Balcani occidentali
del prossimo 12 luglio a Trieste sono stati i temi al centro dei
colloqui che il ministro della difesa Roberta Pinotti ha avuto
oggi a Belgrado con il neopresidente serbo Aleksandar Vucic e
con il suo omologo Zoran Djordjevic.
Pinotti e' venuta a rappresentare l'Italia alla cerimonia
ufficiale di insediamento dell'ex premier Vucic nella sua nuova
carica di presidente. "Il rapporto tra Serbia e Italia e'
straordinariamente importante", ha detto ai giornalisti il
ministro Pinotti, che ha ricordato come tra le prime visite
all'estero del presidente Sergio Mattarella vi sia stata proprio
la Serbia, la cui integrazione europea va sostenuta e resa piu'
rapida dal momento che la stabilita' della Serbia contribuisce
alla stabilita' della regione e dell'Europa intera. "Questa
grande amicizia l'ho riscontrata oggi con il presidente Vucic",
ha osservato Pinotti secondo cui "storicamente esiste un legame
forte tra i nostri due popoli". Vucic da parte sua, come ha
riferito la presidenza in un comunicato, ha voluto ringraziare
il presidente Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni per
l'amicizia e il costante appoggio al cammino europeo di
Belgrado. Con il vertice di Trieste, ha affermato Pinotti,
"l'Italia intende impegnarsi a sostenere con forza il percorso
di integrazione europea dei Balcani occidentali, facendo in modo
che venga gestito non solo in maniera burocratica". "Ho
percepito che qui c'e' un'attesa affinche' da quel vertice venga
una spinta per una accelerazione del processo di integraziione
europea".
Con il suo collega della difesa Roberta Pinotti ha constatato
l'ottimo stato della collaborazione in campo militare,
concordando sulla volonta' di un ulteriore ampliamento delle
relazioni - che si basano essenzialmente su scambi fra accademie
e ufficiali, esercitaziobni congiunte, partecipazione comune a
missioni di pace. Pinotti ha osservato a questo riguardo come la
Serbia partecipi alla missione Unifil in Libano con propri
militari inquadrati nell'ambito del contingente italiano.
Riguardo alla crisi dei migranti, il ministro ha sottolineato il
"grande senso di responsabilita' e capacita' di gestione"
mostrati dalla Serbia, mentre l'Italia - ha osservato Pinotti -
non vede alcuna contraddizione nel rapporto molto stretto che la
Serbia mantiene con la Russia, alla quale e' legata storicamente
e culturalmente. In realta', ha detto, "deve essere obiettivo di
tutti ritrovare il dialogo con la Russia e riattivare le
relazioni con Mosca". (ANSAmed).
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