L'edizione speciale aggiorna le statistiche e le cifre economiche sulla gestione della pesca nelle due regioni prese in esame nel Somfi e include anche, per la prima volta, dati sul settore dell'acquacoltura nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e sul Mar Nero.
Dalla presentazione sono attesi dalle associazioni dei pescatori, dai governi e dagli economisti del settore statistiche e dati economici della situazione, una fonte essenziale di informazioni sulla pesca e l'acquacoltura nella regione e anche una chiave per le prossime decisioni dei Paesi, ma anche un controllo sui passi avanti verso gli obiettivi che negli anni scorsi sono stati posti dalla Gmfc (General Fisheries Commission for the Mediterranean) che fa parte dell'agenzia Fao, l'organizzazione sul cibo e l'agricoltura dell'Onu. Dopo la presentazione dei dati ci saranno i commenti dei rappresentanti di alcuni esponenti di Paesi sui due mari. Nelle statistiche rese note dal Somfi nel luglio del 2022 è stato preso atto che nell'ultimo decennio, la pesca eccessiva si è ridotta drasticamente nel Mediterraneo e nel Mar Nero, ma lo sfruttamento delle specie più commerciali è ancora lungi dall'essere sostenibile. C'è stata una diminuzione dello sfruttamento eccessivo delle risorse nell'area, soprattutto con riferimento alle specie più importanti, dalla sogliola dell'Adriatico al nasello europeo, che sono oggetto di piani di gestione multilaterali. Nonostante ciò, il 73% delle specie commerciali è ancora interessato da una pesca eccessiva, mentre la pressione della pesca, pur essendo diminuita nel tempo, continua a essere doppia rispetto al volume considerato sostenibile. Si attendono ora i dati dopo un anno della situazione nelle due regioni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA