Intorno ai concetti di Mappa e Territorio, la mostra propone le periferie urbane, i paesaggi della provincia italiana, dei giardini di Modena, i parchi dei divertimenti negli scatti del fotografo vissuto solo 49 anni, ma la cui visione poetica lo ha reso maestro per intere generazioni. Il percorso espositivo ripercorre il decennio più importante della sua ricerca artistica, in particolare l'anno 1978, quello della pubblicazione di 'Kodacrome', uno dei libri fotografici di Ghirri più rappresentativi. E, nel 1980, la mostra 'Vera Fotografia', una delle più celebri dell'epoca, tenutasi a Parma.
Durante questo decennio, come ha spiegato nella presentazione il direttore del Museo Reina Sofia, Manuel Borja-Villel, Ghirri realizzò una cartografia dai confini cangianti della vita moderna, in un'Italia che esitava fra il vecchio e il nuovo, dando forma a una singolare riflessione sul linguaggio fotografico e il suo ruolo nella costruzione delle identità moderne.
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