(ANSAmed) - TUNISI, 04 FEB - La compagnia petrolifera
britannica EnQuest ha annunciato il proprio ritiro dal mercato
tunisino a causa del protrarsi dei ritardi burocratici nella
concessione delle licenze e dei contratti nel settore degli
idrocarburi. Lo ha reso noto un funzionario del ministero
dell'Energia tunisino per lo sfruttamento delle risorse
naturali-petrolifere. La società inglese ha ritirato dal paese
nordafricano un capitale pari a 23 milioni di dollari, messi a
garanzia per la conclusione di un accordo. EnQuest lamenta un
vero e proprio blocco da parte delle autorità competenti che
accusa di aver messo in stand by tutti gli investimenti nel
settore petrolifero in tutto il 2014. Voci non confermate
circolanti sulla stampa locale in questi giorni parlano anche di
uno stop delle attività di esplorazione petrolifera, per gli
stessi motivi, da parte della Shell, che pero' non smentisce e
non conferma la notizia e che per voce del suo responsabile
media, Hassan Almarashi, della direzione generale Shell di
Dubai, assicura che Shell continuerà ad essere presente in
Tunisia tramite la società Vivo Energy. (ANSAmed)
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