(ANSAmed) - ROMA, 18 NOV - Quella della Turchia nella Zona
Economica esclusiva cipriota e' una "pura provocazione", ma il
governo di Cipro proseguira' nelle vie diplomatiche per trovare
una soluzione e le esplorazioni dell'Eni continueranno
rispettando le scadenze previste. Lo ha detto il ministro
cipriota per l'energia Yorgios Lakkotrypis, inontrando oggi i
giornalisti a Roma, in merito alla presenza della nave turca
per le ricerche sismiche Barbaros nelle acque meridionali
dell'isola, accompagnata da alcuni mezzi militari.
Contro tale invio da parte di Ankara si e' gia' espressa la
Ue con la risoluzione del 14 novembre, ha ricordato il
ministro, e vi sono state le reazioni degli Usa, dell'Egitto e
di Israele. E il tema verra' posto da Cipro - ha risposto il
ministro - anche a margine della conferenza euromediterranea per
l'energia ospitata dalla Farnesina tra stasera e domani a Roma.
Il governo italiano e' "di grande sostegno", ha detto ancora
Lakkotrypis, e il ruolo dell'Eni e dell'Italia nei piani
strategici dei Cipro in campo energetico sono molto importanti
per il suo governo, ha sottolineato.
Quanto all'interesse di Ankara per le risorse di idrocarburi in
quelle acque, ha aggiunto, la questione "non sara' nemmeno
posta sul tavolo" prima che si trovi un accordo per la
riunificazione dell'isola. Accordo su cui sono da tempo in corso
i negoziati sotto l'egida dell'Onu, interrotti tuttavia da Cipro
proprio per l'ingresso della nave truca nella sua Zee, il 20
ottobre scorso. (ANSAmed).
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