Secondo fonti irachene, l'Isis guadagna fino a 600.000 dollari al giorno dalle esportazioni illegali di petrolio estratto da pozzi petroliferi caduti nelle sue mani dal giugno scorso nel nord della provincia irachena di Diyala. Lo ha sottolineato oggi il sindaco di una citta' della regione in un'intervista a giornali locali. I jihadisti, ha detto Oday al Khadran, sindaco di Khalis, estraggono il petrolio dai pozzi della regione di Himrin e lo contrabbandano verso la Siria e la Turchia. "L'Isis - ha sottolineato Khadran - riempie circa cento autobotti al giorno di greggio, che viene consegnato a commercianti senza scrupoli a Mosul o in Siria. Qui viene venduto a mediatori stranieri a circa 4.000 dollari per ogni autobotte, circa l'80 per cento in meno rispetto ai prezzi di mercato in Europa". (ANSAmed).
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