(ANSAmed) - ROMA, 11 LUG - Sicurezza energetica e sviluppo di
nuove fonti di approvvigionamento di gas nella regione del
Mediterraneo. Sono questi i principali temi affrontati nel corso
della conferenza internazionale sull'energia apertasi ieri a
Malta e organizzata dal governo de La Valletta in collaborazione
con quello cipriota e con la Commissione Ue. A prendere parte
alla due giorni, oltre ai ministri competenti, 10 ministri non
Ue del Mediterraneo tra cui Libia, Tunisia, Algeria, Marocco,
Israele, nonché esperti provenienti dai 28 Paesi dell'Unione.
Nei prossimi decenni, i Paesi europei, avranno bisogno di
fare fronte a una sempre maggiore domanda di gas, ha ricordato
nel suo intervento l'amministratore delegato della Edison, Bruno
Lescoeur. ''Il principale fornitore di gas per l'Europa - ha
detto - rimane la Russia, per questo è necessario continuare a
investire e lavorare con Mosca. Un modo molto efficiente di
incrementare questa collaborazione è il gasdotto North Stream''.
Ovvio, l'Europa non puo' fare affidamento unicamente sul gigante
dell'Est, ''ma serve lo sviluppo di nuove reti per
l'approvvigionamento di gas. In particolare con l'Algeria, che
possiede le piu' ampie riserve di gas della sponda Sud''. Oltre
al Paese maghrebino, ha poi aggiunto Lescoeur, anche Egitto e
Libia hanno un grande potenziale, ''ma ci vorrà tempo'', prima
che tornino alla normalità. A rappresentare un'ottima carta da
giocare, ci sono poi le recenti scoperte nelle acque antistanti
Israele, Cipro e Libano. ''Ma servono investimenti di lungo
termine''. C'è bisogno, rimarca, ''di stabilire nuove forme di
cooperazione tra Paesi e compagnie energetiche e l'Ue deve
garantire maggiore cooperazione tra i suoi Paesi, anche rendendo
piu' chiara la politica energetica dei 28. Importante
appuntamento, ha poi concluso, sarà la prossima conferenza sul
Clima del 2015. Il tema delle emissioni è strettamente collegato
a quello energetico. (ANSAmed).
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