"Siamo una azienda italiana, ed
internazionale nel contempo, fortemente radicata nel
Mediterraneo. E' ovvio che tutto quello che succede nel
Mediterraneo è rilevante per il nostro Paese e pensiamo che le
tecnologie di Leonardo possono avere un impatto significativo
sui processi di sicurezza nell'area, e quindi sulla crescita e
lo sviluppo di questa area", dice all'ANSA Alessandro Profumo,
l'Ad di Leonardo, che interverrà domani ai 'Med Dialogues', il
forum internazionale, da oggi a Roma, organizzato da Farnesina e
Ispi.
"Il settore aerospazio, difesa e sicurezza è basato
moltissimo sul tema del trasferimento di tecnologia", spiega
Profumo: "Con alcuni Paesi stiamo lavorando per localizzare
attività di montaggio, in altri casi di produzione, in altri
casi ancora di ricerca e sviluppo. Portiamo anche una crescita
delle capacità di questi Paesi nei quali operiamo".
Leonardo può cogliere opportunità diverse con "grande
flessibilità", dice rispondendo ad una domanda su quali
occasioni possono presentarsi, se solo gare e commesse o anche
joint venture o acquisizioni. E la società non è condizionata
dalle partnership che ha in altri Paesi, come la Francia che ha
forti interessi nell'area Med. "E' una industria incredibilmente
interessante - commenta Profumo - Con molti soggetti si è in
contemporanea partner concorrenti, fornitori e clienti.
Leonardo, come è tipico delle aziende del settore, ha una grande
flessibilità di modelli: in alcuni casi con gli amici francesi
competiamo in altri casi collaboriamo".
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