"Sono venuto a sostenere gli sforzi del ministero della Gioventù e dello Sport, nell'ambito del partenariato Ue-Tunisia nel fornire supporto tecnico al dipartimento e convalidare la sua visione del settore giovanile" ha detto ancora Bergamini precisando che "oltre gli sforzi che facciamo nel campo delle start-up, con la mobilitazione all'inizio dell'anno di 15 milioni di euro e la concessione di 61.000 microcrediti ai giovani per avviare i loro progetti e di 2.000 borse di studio per facilitarne la mobilità, assegneremo oltre 60 milioni di euro per sostenere lo sviluppo delle attività giovanili in Tunisia in tutti i settori".
Ricordando il contributo dell'Ue nel campo dell'istruzione, attraverso il finanziamento del 25% dei progetti di costruzione e ristrutturazione delle scuole medie e superiori in Tunisia, Bergamini ha affermato che l'obiettivo attuale è quello di sostenere tutte le attività parallele all'istruzione scolastica.
"La gioventù rimane la principale sfida a cui stanno lavorando la Tunisia e l'Unione europea, in modo che si possa scrivere un nuovo capitolo nella storia, quindi dobbiamo ascoltare i giovani, sostenerli e coinvolgerli in tutti i progetti.
I giovani sono la vera sfida del futuro e portatori di tutte le nostre speranze". Da parte sua, Majdouline Cherni, ha dichiarato che il ministero della Gioventù e dello Sport ha voluto mostrare all'Unione Europea, in qualità di partner della Tunisia in questo progetto, i progressi degli sforzi del governo sette mesi dopo il lancio di questo progetto pilota.
"Ringraziamo l'Ue per il sostegno a tali progetti, che hanno offerto ai giovani tunisini l'opportunità di diventare partner attivi nella gestione e nell'animazione di questa istituzione".
Accogliamo con favore anche lo sviluppo registrato nei programmi di questo progetto pilota, che ci incoraggia a generalizzare questa esperienza nei 24 governatorati del Paese", ha aggiunto il ministro dello Sport tunisino. (ANSAmed).
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