Si tratta di un Master di II livello che prevede la concessione di un Joint Degree, riconosciuto da entrambe le Università.
La sede amministrativa del Master è a Belgrado, ma molti docenti saranno resi disponibili dalla facoltà romana. Il corso accademico, le cui lezioni iniziano questa settimana, è della durata di un anno e ha 34 studenti provenienti da 6 Paesi balcanici (Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Bulgaria).
Le lezioni si svolgono per cinque giorni alla settimana con cadenza mensile. Il Master è basato sull'esperienza pluriennale dell'International Master in Public Procurement Management (Imppm) dell'Università di Tor Vergata, sostenuto dalla Bers, e frequentato principalmente da funzionari della Pubblica Amministrazione provenienti dai Paesi dove opera la stessa Bers.
Il Joint Master è quindi indirizzato a studenti e professionisti della regione balcanica che, senza recarsi a Roma, potranno beneficiare di un titolo riconosciuto anche dall'Università italiana. A sottolineare la grande importanza del programma è stato, fra gli altri, il ministro serbo della Pubblica amministrazione e agli Enti locali, Branko Ruzic, presente alla cerimonia di inaugurazione insieme all'ambasciatore d'Italia in Serbia, Giuseppe Manzo, al rettore dell'Università di Belgrado, Vladimir Bumbasirevic, e alla vicepresidente della Bers, Betsy Nelson.
Ringraziando i fautori dell'iniziativa, il ministro Ruzic ha detto che il programma darà un contributo alla riforma della pubblica amministrazione, alla lotta contro l'economia sommersa e alla realizzazione di migliori appalti pubblici nella regione.
L'ambasciatore Manzo da parte sua ha osservato come "tutte le iniziative e l'assistenza dell'Italia a sostegno dell'integrazione europea della Serbia siano dirette innanzitutto ad affrontare problemi relativi a domande concrete dei suoi cittadini". "Un efficiente sistema di appalti pubblici fa risparmiare denaro pubblico, migliora le relazioni fra cittadini e istituzioni, consente di operare alle imprese locali ed estere, come le centinaia di aziende italiane attive in Serbia", ha aggiunto Manzo.
Per parte italiana alla cerimonia odierna a Belgrado erano presenti inoltre il professor Gustavo Piga (direttore Imppm), la professoressa Annalisa Castelli (vicedirettore Imppm) e la dottoressa Giulia Di Pierro (presidente Alumni Imppm). (ANSAmed).
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