(ANSAmed) - TUNISI, 26 MAG - La Banca europea per gli
investimenti (Bei) ha accordato al Groupe Chimique Tunisien
(Gct) un prestito del valore di 19 milioni di euro per il
finanziamento di un progetto di miglioramento degli standards
ambientali dei propri stabilimenti di estrazione e lavorazione
dei fosfati, in particolare, quelli di Mdhila (sud-ovest della
Tunisia) e Skhira (nel golfo di Gabès).
Lo ha annunciato il presidente della compagnia chimica
tunisina, Romdhane Souid, nel corso della cerimonia di firma del
contratto di finanziamento. Il progetto finanziato dalla Bei
permetterà alle unità di produzione del Gct di ridurre il
livello di emissioni di gas serra che dovrebbero passare da 13kg
per tonnellata attuali a 2 o 3kg per tonnellata, conformemente
alle norme internazionali.
Il credito in questione, che costituisce il complemento di
una prima linea di finanziamento di 55 mln di euro da parte
della Bei, presenta un tasso di interesse del 4%, rimborsabile
in 15 anni, con un periodo di grazia tra 4 e 5 anni. Sempre in
tema di aiuti, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha
approvato recentemente un nuovo prestito alla Tunisia di 2,9
miliardi di dollari per aiutare il paese nordafricano nella
realizzazione delle riforme economiche e finanziarie. L'accordo
prevede un programma di aiuti in 4 anni che punta a sostenere il
piano quinquennale del governo tunisino per stabilizzare
l'economia, riformare l'amministrazione ed i servizi pubblici e
migliorare il clima degli affari nel Paese.
L'ammontare del finanziamento verrà erogato al governo di
Tunisi in nove tranche, di cui la prima di circa 320 milioni di
dollari subito, e le altre condizionate all'attuazione di un
programma che mira a "sostenere le riforme economiche e sociali"
del paese. (ANSAmed).
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