Queste le risultanze di uno studio condotto da Onu e Segretariato di Stato allo sviluppo e la Cooperazione internazionale (Sedci) nell'ambito dell'iniziativa 'Il mondo che vogliamo', in particolare nella sezione dedicata alla Tunisia dal titolo 'La Tunisia che vogliamo' presentato al governo. Il lavoro, frutto di una consultazione su scala nazionale, si è svolto sotto la tutela del ministero dello Sviluppo tunisino, in collaborazione con il sistema della Nazioni Unite e numerosi partner della società civile con lo scopo di creare un agenda posto 2015 ambientale per la Tunisia. Da questo studio è pero' emerso che i tunisini non sembrano troppo interessati ai problemi ambientali. Solo il 19% degli interpellati, ad esempio, sente come forte esigenza la protezione dei boschi, dei corsi d'acqua e del mare, e solo il 16% ambisce ad alimentare la propria casa grazie alle energie pulite. Per quanto riguarda l'adattabilità ai cambiamenti climatici, solo il 14% dei tunisini che ha risposto alle domande hanno proposto delle soluzioni. Dallo studio 'La Tunisia che vogliamo' invece emergono come preoccupazioni principali per i tunisini l'educazione e il sistema scolastico (85%), seguite dalla riduzione della povertà e delle disparità regionali (84%) e la facilità dell'accesso alle cure mediche ed ospedaliere (79% e 77%). (ANSAmed).
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