Secondo Stratoulis, queste richieste "sono misure dirette all'eliminazione e porteranno il popolo greco alla schiavitù.
Sono inaccettabili e quindi vanno respinte". Il vice ministro ha aggiunto che le cosiddette "pensioni alte" in Grecia non esistono e ha sottolineato che complessivamente, dall'inizio della crisi ad oggi, i tagli alle pensioni hanno già portato ad una riduzione del 50% delle rendite dei pensionati. Stando così le cose, ha detto ancora Stratoulis, altri tagli andrebbero solo a peggiorare ulteriormente la recessione dell'economia greca. Il vice ministro ha inoltre rassicurato che, come al solito, le pensioni saranno pagate alla fine del mese e per far ciò sono state adottate tutte le misure necessarie. Egli ha concluso ribadendo che il governo Syriza ha come priorità le esigenze dei lavoratori e dei pensionati e solo in seconda battuta quelle dei creditori. (ANSAmed).
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