(di Virginia Di Marco).
ROMA - Se il vostro sogno è quello di incontrare un miliardario arabo, il posto giusto in cui andarlo a cercare è Istanbul. La città turca risulta essere la preferita dai cosiddetti 'high net-worth individuals' (Hnwi) mediorientali: il termine, mutuato dalla finanza, sta a indicare individui con un alto patrimonio netto, di norma superiore al milione di dollari, casa esclusa. I super facoltosi in Medio Oriente rappresentano un piccolo esercito - oltre 460mila persone - che prospera e cresce: nell'ultimo anno, sono aumentati del 136% (mentre nel resto del mondo la percentuale supera di poco il 70%). Considerati nel loro complesso, valgono 2.3 trilioni di dollari.
La classifica delle 'città mediorientali top per i miliardari top' è stata realizzata dalla New World Wealth Research Society, società di ricerca dedita a studiare la 'nuova ricchezza mondiale', e pubblicata di recente dal sito d'informazione economica emiratino arabianbusiness.com.
Se Istanbul si guadagna il primato con 48mila 'Hnwi' e 4.720 multimilionari, al secondo, terzo e quarto posto troviamo - rispettivamente - Dubai (42mila Hnwi e 2.070 multimilionari), Doha (27mila Hnwi e 1.590 multimilionari) e Kuwait City (25mila Hnwi e 1.550 multimilionari). Nella seconda metà della classifica figurano invece la capitale saudita Riyadh, Abu Dhabi, Teheran e Beirut. Mentre all'ultimo posto spunta Gerusalemme, con i suoi 8mila Hnwi e 480 multimilionari. "Negli ultimi tempi Doha e Dubai sono esplose - ha spiegato l'analista di Nww, Andrew Amoils -, ma Istanbul conferma il proprio ruolo di principale hub di affari del Medio Oriente.
Questo è dovuto soprattutto al fatto che, mentre Dubai e Doha sono città a vocazione limitata (servizi finanziari, commercio e carburanti fossili), Istanbul fonda la propria ricchezza su un ventaglio più ampio di settori chiave". "Inoltre - ha aggiunto l'esperto - resta la principale porta per i capitali esteri interessati al Medio Oriente: molte compagnie con sede nella città turca hanno infatti grossi progetti negli altri Paesi dell'area".
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