Una finanziaria frutto dello studio durato tre mesi da parte di 300 esperti nominati da partiti politici, sindacati e associazioni professionali, con l'obiettivo di rilanciare l'economia della Tunisia, ristabilire i grandi equilibri economici e finanziari, abbassare il deficit statale al di sotto del 5% entro la fine del 2015, migliorare crescita ed investimenti e proseguire la riforma del settore bancario e fiscale. Tra le principali misure quelle riguardanti la capitalizzazione delle banche pubbliche, il rilancio degli investimenti e la lotta contro il commercio parallelo. Il premier Mehdi Jomaa prendendo la parola alla fine degli interventi dei deputati, ha affermato che la priorità del governo in questo momento è quella di assicurare la transizione democratica e tenere le elezioni in un clima di stabilità e sicurezza. Per quanto riguarda il rilancio degli investimenti Jomaa ha illustrato le azioni poste in essere dal suo governo al riguardo e indicato che saranno necessari ancora due o tre anni di sacrifici per poter terminare le riforme già intraprese, molte delle quali toccano anche l'amministrazione pubblica, senza dimenticare la difesa del potere d'acquisto dei cittadini.
(ANSAmed)
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