Curata dal direttore del dipartimento performance della Sharjah Art Foundation Tarek Abou El Fetouh, la mostra segna l'ottava partecipazione del Padiglione degli Emirati a Venezia.
Le opere di Al Saadi, figura di spicco della scena artistica contemporanea degli Emirati fin dagli anni Ottanta, comprende pittura, scultura, performance e fotografia, e riflette una mentalità archivistica. Alla Biennale, i visitatori potranno ammirare 8 opere di Al Saadi.
La natura, la storia della famiglia dell'artista, il patrimonio, i viaggi e le storie dell'umanità sono stati protagonisti dell'ampio lavoro di Abdullah Al Saadi. Negli ultimi 40 anni, l'artista si è evoluto, anche se il suo corpo di lavoro ricorsivo continua a fare riferimento a se stesso.
Nato nell'aspro paesaggio di Madha nel 1967 in una famiglia tradizionale, vive e lavora nella maestosa zona montuosa di Khorfakkan, che gli fornisce un'ispirazione inesauribile. Al Saadi ha compiuto viaggi in bicicletta attraverso gli Emirati e all'estero, documentando le esperienze in collezioni simili a cataloghi di dipinti, disegni, diari personali e oggetti.
"La mostra è incentrata sulle opere d'arte che ho realizzato durante i miei viaggi nella natura. Presenta otto opere: due nuove commissionate appositamente per la mostra e sei già esistenti. Uso sempre mezzi diversi e per questa mostra le opere comprendono disegni, dipinti, rocce dipinte, pergamene e altro", ha detto l'artista in un'intervista al Khaleej Times. "Da molti anni ormai racconto i miei viaggi. Ho sentito che era giunto il momento di presentarli al pubblico come un corpo più ampio di lavori cumulativi. Presentare il mio lavoro a Venezia in questo modo è un'opportunità per me di considerare come queste opere si relazionano tra loro e di pensare a ciò che le collega esteticamente e intellettualmente", ha aggiunto. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA