(ANSAmed) - ROMA, 28 MAR - (di Francesco Rodella)
Dalle fiamme di Notre-Dame a una delle principali sale
espositive del museo del Prado. È l'inatteso percorso di 'Il
trionfo di Giobbe', importante dipinto di Guido Reni (1575-1642)
che, dopo aver rischiato grosso per il rogo del 2019 nella
cattedrale parigina, fa ora parte di una nuova grande mostra
temporanea sull'artista bolognese in apertura a Madrid. Da oggi
e fino al 9 luglio, i visitatori potranno contemplare in tutto
73 opere attribuite al pittore classicista, diverse delle quali
prestate da musei italiani.
"È un'esposizione magnifica e irripetibile", ha commentato
Miguel Falomir, direttore del Prado. Secondo David García Cueto,
curatore della mostra, 'Il trionfo di Giobbe' è appunto uno dei
suoi motivi d'attrazione più seducenti. "Possiamo dire che è la
sintesi perfetta dell'opera di Guido Reni", ha detto all'ANSA
rispetto a questo quadro dipinto nel 1636. Inizialmente
realizzato in favore della corporazione degli orefici di
Bologna, l'opera è stata poi portata in Francia ai tempi di
Napoleone, venendo poi esposta in una delle cappelle interne
alla cattedrale di Notre-Dame.
"Per fortuna, il terribile incendio che ha colpito la
cattedrale alcuni anni fa non ha distrutto il quadro, ma l'ha
solo annerito superficialmente, condizione reversibile grazie
alla restaurazione messa in atto dal governo francese", ha
spiegato García Cueto. Con il prestito del dipinto concesso dal
ministero della Cultura transalpino, ha aggiunto, 'Il trionfo di
Giobbe' torna quindi a disposizione del pubblico proprio in
occasione della mostra di Madrid. Ma le opere del Reni
particolarmente degne di nota tra quelle fatte confluire per
questo atteso progetto espositivo — che riserva spazio anche ad
alcune sculture del suo tempo — sono in realtà ben di più: c'è
ad esempio 'l'Immacolata concezione' prestata dal Metropolitan
di New York, un'opera considerata "imprescindibile" da García
Cueto; oppure la 'Strage degli innocenti', celebre quadro
custodito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e considerato un
simbolo artistico della città felsinea.
Il fatto che diverse delle opere esposte provengano da
musei nostrani è uno degli aspetti messi in risalto dal ministro
della Cultura Gennaro Sangiuliano, recatosi a Madrid per
assistere all'inaugurazione ufficiale dell'esposizione. "La
mostra di Guido Reni al Prado è motivo di orgoglio per tutti gli
italiani", ha commentato, "è un'esposizione che celebra
giustamente il grande pittore bolognese, tra le massime
espressioni del classicismo del Seicento, grazie anche ai
prestiti di opere da diversi musei italiani". In aggiunta, il
ministro ha definito "la collaborazione fra il sistema museale
italiano e il museo Prado" come "un esempio virtuoso di
circolazione europea delle opere".
L'esposizione è stata realizzata in collaborazione con la
Fondazione Bbva. Uno dei punti salienti è quello in cui sono
state esposte, fianco a fianco, le due versioni conosciute del
quadro di Reni 'Atalanta e Ippolito': da un lato, c'è quella
arrivata a Madrid dal Museo di Capodimonte di Napoli,
dall'altra, quella già abitualmente esposta al Prado e
recentemente restaurata. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA