NAPOLI - "La Grecia in Campania. Quando il mito vive", è questo il titolo del nuovo ebook che racconta attraverso testi, foto e video il profondo legame che lega l'antica Grecia alla Napoli di oggi, attraverso una tradizione legata alla fondazione della Neapolis e proseguita nella trasformazione di una antichità che a Napoli vive ancora oggi. L'ebook è stato realizzato dalla Orangee in collaborazione con la direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il racconto si affida alla regia di Ando Di Russo e alla narrazione di Mario Cesarano. Il libro racconta come Napoli e la Campania, una terra e un popolo hanno incontrato oltre tremila anni fa le popolazioni migranti provenienti dalla Grecia e descrive le trame profonde che intrecciano indissolubilmente i riti dei due popoli antichi a quelli di oggi.
"L'ebook - spiega all'ANSA Aldo Di Russo - parte dal titolo "La Grecia in Campania" che sembra banale ma significa che Napoli è l'ultima città greca antica al mondo, e come sottotitolo noi usiamo le origini della 'cazzimma', questa parola novecentesca che è una novità ma che arriva dall'incontro tra due popoli che non ce l'avevano prima. E' diventata una parola che significa la capacità di confrontarsi senza venire alle mani, di costruire la ricchezza implementando la stranezza degli altri". Il libro racconta la storia e la contemporaneità di una città molto amata dai Greci di oggi ed è stato realizzato attraversando i tanti reperti conservati al Mann di Napoli: "li abbiamo guardati - ricorda Di Russo - con un occhio diverso dal solito, intrecciando le storie antiche e di oggi. Penso a Ercole, grande eroe greco che è un uomo che con la sua caparbietà diventa poi Dio. Ma anche qui a Napoli Maradona ha fatto lo stesso percorso, eseguendo grandi opere per la città e oggi è diventato una divinità con statue e altarini fino a sostituire San Paolo nel nome dello stadio. Ma penso anche alla storia del Toro Farnese che parla del massacro di Dirce con i due ragazzi che salvano la mamma, una grande opera che abbiamo collegato al detto "a' mamma è sempre a mamma" che si usa oggi a Napoli". Le tradizioni condivise sono tante, dalla tavola al gioco: "Pensiamo - dice il regista - all'antica tradizione greca che continua solo nella Napoli di oggi. La grecità di Napoli è nel ragù della domenica che diventa il simposio, è nel gioco del lotto che diventa l'oracolo, tutto questo non è solo grecità ma è la trasformazione data nella storia del popolo dall'incontro di culture".
La visualizzazione passa per la narrazione di Mario Cesarano che parla da dentro i vasi e dalla regia visiva e la lettura in maniera teatrale delle storie della Campania. "Penso alla Piscina Mirabilis - dice Di Russo - scelta da noi perché il cavallo alato Pegaso era una divinità di poesia ma quando poi tornò nell'Olimpo con gli zoccoli, a ogni suo urto nasceva una sorgente e quindi il legame tra poesia e acqua esiste. Abbiamo messo insieme un po' di linguaggi per creare un nuovo linguaggio".
Ebook narra il legame tra la Grecia e Napoli da Ercole a Maradona
'La Grecia in Campania', storie tra antichità e la città di oggi
