L'esplosione ha colpito direttamente centinaia di edifici storici di Beirut, comprese abitazioni dell'era ottomana, ma anche dell'architettura della Francia del Libano nell'800.
Sull'area c'è ora uno studio nel 2022 del World Monuments Watch dell'Unesco che annuncia di stare esaminando le enormi sfide a cui è chiamato il Libano per proteggere la propria eredità architettonica. Il piano prevede anche di sostenere gli sforzi per sviluppare e mettere in pratica il recupero di successo della città che ha vissuto una crisi profondissima aggravata anche dalla pandemia di covid che ha portato al crollo del turismo. L'Unesco sta collaborando con il direttorato generale del Libano anche sull'utilizzo del fondo raccolto attraverso donatori internazionali privati: la prima paura è stata che diversi storici edifici gravemente danneggiati possano essere abbattuti per dare spazio a nuova architettura, ma per prevenire questo piano il governo libanese ha approvato una legge che evita che le proprietà nell'area danneggiata possano essere trasferite ad altro proprietario.
Per aiutare i proprietari danneggiati la commissione di esperti dell'architettura e storia di Beirut hanno fornito una guida per la ristrutturazione degli edifici del periodo Ottomano. In questo senso è quindi importante, sottolinea l'Unesco, il rapporto con i proprietari degli edifici storici danneggiati e anche le scale urbanistiche della capitale che salvaguardino l'eredità architettonica. (ANSAmed).
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