Determinante è stato il contributo della Gnam che ha concesso in prestito due capolavori conservati presso la Galleria: il 'Ritratto di Hanka Zborowska' (1917) e il 'Nudo Sdraiato' (1917-19), due opere iconiche della produzione artistica di Modigliani, raramente esposte fuori dall'Italia e mai viste prima in Israele.
"Le opere di provenienza italiana - si sottolinea in un comunicato - sono collocate in un percorso espositivo molto ricco e ben curato che propone una serie di opere di artisti della Scuola di Parigi (Soutine, Chagall, Kisling), alcuni dei quali molto vicini a Modigliani nei suoi anni di permanenza in Francia, insieme ad altre opere dell'artista livornese di proprietà del Museo d'Arte di Tel Aviv (Tama) e dell'Israel Museum di Gerusalemme". "Efficace e suggestiva - prosegue il comunicato - la scelta della Direttrice del Tama Tania Coen, di esporre il Ritratto di Hanka accanto a quello del marito Leopold Zborowski, uno dei Modigliani conservati presso l'Israel Museum di Gerusalemme, riuniti per la prima volta dopo una lunghissima separazione, in un ricongiungimento dagli alti valori simbolici".
La coppia ebbe infatti un ruolo importante nella vita dell'artista e lo sostenne nel corso dell'intera carriera e nel momento della malattia. L'ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Bendetti, intervenendo all'apertura della rassegna Benedetti, ha sottolineato "l'importanza di questa occasione di partecipazione da parte dell'Italia alla riapertura della vita culturale in Israele". "La mostra costituisce un mirabile esempio di quanto ricco e profondo sia il dialogo culturale fra questi due Paesi" ha aggiunto augurandosi di poter ospitare presto a Tel Aviv la Direttrice della Gnam Cristiana Collu, la cui visita in Israele prima della chiusura della mostra "potrebbe suggellare questa proficua collaborazione".
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