IL CAIRO - Un sarcofago di granito nero considerato "il più grande mai scoperto ad Alessandria" é venuto alla luce nello scavo di una tomba del periodo tolemaico.
L'annuncio é stato fatto questo mese dal ministero delle Antichità egiziano sottolineando fra l'altro che il sarcofago non é mai stato violato dai tombaroli.
La bara granitica é lunga 265 centimetri, larga 165 e alta 185 cm, ha precisato una nota del dicastero pubblicata su Facebook. Il reperto era sepolto cinque metri sotto il livello del terreno.
Uno strato di malta tra il coperchio e corpo all'interno attestano che il sarcofago non é stato mai depredato rimanendo chiuso fin dai tempi della dinastia tolemaica (quella che governò l'Egitto ellenistico dal 305 a.C. al 30 a.C.).
Nello scavo condotto da una missione egiziana del Consiglio supremo delle Antichità é stata rinvenuta anche una testa di alabastro che "molto probabilmente" dovrebbe raffigurare il defunto.
Alla scoperta, avvenuta nel quartiere di Sidi Gebir della città mediterranea egiziana, si é giunti per caso: indizi sono emersi durante lo scavo delle fondamenta per un edificio, riferisce sempre la nota del ministero pubblicata il primo luglio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA