Più attuale che mai, il concetto della sostenibilità si fonde oggi con l'industria del design, al fine di dimostrare come sia possibile unire arte, cultura, professionalità e responsabilità sociale. L'Italia si distingue oggi nella ricerca nel settore del design sostenibile attraverso un continuo dialogo fra scuole di design e correnti artistiche, mettendo in collegamento la spiccata tradizione artigianale italiana con l'innovazione tecnologica. In occasione della seconda Giornata del Design Italiano, in oltre 100 sedi diplomatiche in tutto il mondo, eventi e conferenze vedranno la partecipazione di "Ambasciatori del Design italiano"- testimonial scelti tra designer, imprenditori, giornalisti, critici, comunicatori, docenti - che racconteranno il rapporto tra design e sostenibilità. L'Ambasciata d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura accoglieranno a Tunisi l'architetto e designer, Gianni Veneziano. Laureato alla prestigiosa Facoltà di Architettura di Firenze, si trasferisce negli Stati Uniti, dove collabora con diversi studi di architettura, tra cui Stanley Tigerman e Skidmore, Owings and Merrill. Il suo studio di Milano, Veneziano+Team, fondato con Luciana Di Virgilio, riunisce professionisti e «pensatori concettuali» capaci di interagire in molteplici situazioni progettuali. Varie le sue collaborazioni con aziende italiane leader nel settore. L'Istituto Italiano di Cultura ospiterà il 9 marzo, una conferenza, intitolata "CHANGE THE SIGN", tenuta proprio dall'architetto Gianni Veneziano. Un gioco di parole e di suoni racchiude, nel titolo della conferenza stessa, un pensiero che ben si confà al tema scelto da Paola Antonelli per la XII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano. Il rapporto con la natura diviene il punto focale di Broken Nature: formato da una miriade di legami diversi che mutano, ci induce a cambiare il nostro modo di pensare all'ambiente. Così l'idea di cambiamento, «change», si riflette nell'operato di artisti e progettisti, e cioè del segno quotidiano, «the sign», di chi progetta e lascia irrimediabilmente un'impronta nell'oggi proiettato nel domani.
La conferenza di Veneziano a Tunisi si presenta quindi come un fil rouge che lega le tematiche proposte con il lavoro che l'architetto e designer porta avanti da anni, affiancato dal suo team: proverà a sviscerare alcuni elementi imprescindibili dei mutamenti in fieri nel rapporto uomo-natura, alla base di un cambio di paradigma improcrastinabile. Il salone dell'IIC, per l'occasione, ospiterà una mostra fotografica di alcuni tra i progetti più rappresentativi, dal 1987 al 2008, del lavoro dell'architetto nell'ambito del design. Alcuni dei più noti marchi del design italiano del mondo automobilistico, FIAT, e dell'arredamento made in Italy, come Poltrona Frau, Cassina, Cappellini, Tecno, Molteni, iGuzzini, SMEG, Casa Alberti e Valli&Valli, saranno in mostra in un evento organizzato in collaborazione con la Camera Tuniso-Italiana di Commercio e d'Industria e l'Ufficio ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, con il prezioso contributo di importanti distributori locali come ITALCAR, KBR, SO.IN.DI e DUAL-B. Sarà inoltre inaugurata la mostra "The sign of Photography", curata da Luciana Di Virgilio: un percorso attraverso l'obiettivo fotografico di alcuni tra i principali creatori di immagini, a testimoniare come la fotografia sia fondamentale attore protagonista nella cultura del progetto, dalla scala dell'architettura a quella dell'oggetto. (ANSAmed)
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