E' la storia di Alì Piccinin, nato a Massa attorno al 1570, ricordato ieri pomeriggio all'ambasciata d'Algeria a Roma nel corso della presentazione del romanzo a lui dedicato nel 2015 da Riccardo Nicolai, 'Alì Piccinin. Un mortegiano pascià di Algeri' (Feltrinelli) da cui è stata poi tratta una pièce teatrale. Un uomo dal grande coraggio, convertitosi all'islam, che per amore fece erigere ad Algeri una moschea che ancora oggi porta il suo nome, per conquistare il cuore della sua amatissima Lallahoum, figlia del sultano di Koukou.
La sua storia, ha detto l'ambasciatore algerino, Abdelhamid Senouci Bereksi, testimonia i legami storici e culturali che esistono tra le due rive del Mediterraneo e tra l'Algeria e l'Italia. (ANSAmed).
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