Qui ha scritto la sua prima poesia "in una stanza diroccata" a pochi passi dal mare e da qui comincia il nostro viaggio nella storia che lega il "poeta con la valigia" a Salerno, città da cui si è sentito costretto a partire a 20 anni come "tutti i giovani d'immaginazione e di fantasia del Sud".
Alfonso Gatto, uno dei maggiori esponenti dell'ermetismo italiano - scomparso in un incidente stradale -, ha abitato tante città, da Napoli a Milano, da Firenze a Roma, da Trieste a Bologna, ha fatto lunghi soggiorni a Venezia, ha viaggiato tra la Sicilia, la Sardegna e diversi paesi esteri, ma Salerno rappresentò sempre la sua patria, quel luogo ancestrale da cui "voler partire e voler restare insieme". Oggi le Fornelle, rione popolare tra i più antichi della città, è stato trasformato dal progetto di poesia "Muri d'autore" realizzato dalla Fondazione Alfonso Gatto ed è diventato meta di turismo non solo per chi vuole conoscere i luoghi gattiani ed è anche la prima tappa dell'autrice. (ANSAmed).
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