Nel suo "Diario di un viaggiatore per mare", Ahmad aggiorna i suoi amici delle difficoltà sue e di moltissimi altri migranti.
Nei mesi scorsi la sua storia era tornata d'attualità quando jihadisti dello Stato islamico, in parte presenti a Yarmuk, avevano dato alle fiamme il suo pianoforte. Era scappato con la famiglia in un vicino quartiere della capitale. E da lì la decisione di lasciare la Siria, affidandosi ai trafficanti di uomini.(ANSAmed).
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