L'evento - che riunirà rappresentanti di radiotelevisioni pubbliche, operatori del settore audiovisivo e culturale e delegati istituzionali di numerosi Paesi dell'area euro-mediterranea e al di là - sarà l'occasione per dare spazio ad autorevoli esperti impegnati nella promozione dell'educazione ai media, favorendo la condivisione di buone pratiche e dei metodi più innovativi per stimolare il pensiero critico tra i giovani e un "consumo responsabile" dei contenuti, in un ambiente mediatico vastissimo, spesso caotico e pervasivo, ricco di opportunità, ma anche di pericoli insidiosi.
L'alfabetizzazione digitale delle nuove generazioni, e della cittadinanza in generale, riveste ormai un'importanza strategica nelle nostre società, quale strumento indispensabile, su scala mondiale, ad acquisire la consapevolezza necessaria per distinguere le vere informazioni dalle manipolazioni, giudicare l'attendibilità delle notizie e delle fonti, ed approcciarsi criticamente alla moltitudine di messaggi provenienti dai mezzi di comunicazione e, in special modo, dal mondo della rete.
Per contribuire allo sviluppo di una cittadinanza attiva, quali politiche possono essere messe in campo? Quali azioni possono e devono intraprendere i media di servizio pubblico per rafforzare queste competenze? L'incontro si svolgerà la mattina del 19 aprile presso Palazzo Partanna, con la partecipazione di rappresentanti accademici e istituzionali - da UNESCO, Consiglio d'Europa e Università Libanese-Americana di Beirut - la presentazione delle più recenti politiche europee su disinformazione e cittadinanza digitale, e una panoramica di progetti di media literacy avviati da broadcaster pubblici come Rai e France Télévisions, e da organizzazioni dei media quali l'Uer (Unione Europea di Radiotelevisione). (ANSAmed).
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