All'origine delle proteste vi è la iniziativa del 'Fondo nazionale ebraico' di piantare alberi in terre la cui proprietà è rivendicata da una famiglia beduina. Il partito islamico Ra'am di Mansur Abbas - che fa parte del governo di Naftali Bennett - ha giustificato le proteste e ha minacciato di non sostenere più la coalizione in parlamento finché i beduini non siano stati tranquillizzati.
Guidata dall'ex premier Benyamin Netanyahu, la destra nazionalista sta cercando di sfruttare la crisi per provocare lo sfaldamento del governo. "Di fronte alle violenze è più necessario che mai che la forestazione prosegua" ha affermato il Likud. Nel tentativo di calmare le acque il ministro della edilizia Zeev Elkin ha precisato che i lavori termineranno oggi, ''secondo i piani prestabiliti''. (ANSAmed).
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