"Stamattina presto inoltre un autobus è stato attaccato nella capitale Damasco. Mentre l'attacco è avvenuto, in una strada affollata, l'Unicef non è ancora in grado di confermare se ci fossero bambini tra le persone colpite. La violenza di oggi è l'ennesima prova che la guerra in Siria non è finita. I civili, tra cui molti bambini, continuano a sopportare il peso di un brutale conflitto decennale che deve finire", prosegue Iacomini.
"Gli attacchi ai civili, compresi i bambini, sono una violazione del diritto umanitario internazionale. I bambini dovrebbero poter raggiungere le loro scuole in sicurezza.
Ripetiamo i nostri appelli a coloro che combattono che i bambini non sono un bersaglio. Dovrebbero essere protetti in ogni momento, specialmente in tempi di conflitto", conclude il portavoce di Unicef.
E' intanto salito a 14 il bilancio dei morti dell'attacco terroristico avvenuto questa mattina a Damasco contro un autobus dell'esercito siriano: lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale SANA. Il numero dei feriti rimane invariato a tre.
Secondo l'agenzia l'attentato è stato realizzato con due ordigni esplosivi e una fonte militare citata dalla SANA ha detto che una delle bombe si trovava sul bus ed è esplosa mentre il mezzo passava vicino al ponte Hafez al-Assad, nel cuore della capitale. L'attacco non è stato ancora rivendicato. (ANSAmed).
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