La manifestazione è andata in scena in particolare sulle spiagge di Rades, Ezzahra, Hammam Lif, Hammam Chott e Borj Cédria, e secondo gli organizzatori è stata la più lunga catena umana mai realizzata in Tunisia. L'Ong Forum tunisino per i diritti economici e sociali (Ftdes) ha invitato i cittadini a protestare contro il rifiuto delle autorità competenti e dei vari governi per trattare questo fascicolo, ricordando che "sono stati mobilitati fondi ingenti per riabilitare gli impianti di trattamento delle acque reflue della regione e salvare il mare nella periferia sud della capitale, ma questi progetti sono rimasti mere promesse elettorali a cui non è stato dato seguito". L'Ufficio nazionale di Igiene (Onas), l'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (Anpe) e l'Agenzia per la Protezione e la Pianificazione del Litorale (Apal) sono stati i principali obiettivi di questa mobilitazione in quanto identificati dal Forum come primi responsabili del degrado dell'ambiente sulle coste delle periferie a sud di Tunisi.
(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA