Tuttavia, sebbene sia positivo il tentativo della Commissione europea di raggiungere un'intesa tra gli Stati membri per produrre un cambiamento significativo, siamo di fronte ancora una volta ad un visione puramente securitaria e di corto respiro. Nel tentativo di trovare un compromesso, infatti, è prevalsa la linea di quei Paesi che hanno come unico obiettivo, la riduzione del numero di persone a cui concedere protezione e una vita dignitosa in Europa".
Un cambio di rotta che continua a non arrivare nonostante il palese fallimento delle politiche migratorie europee degli ultimi anni, che ha trovato l'ennesima conferma con la tragedia che si sta tutt'ora consumando a Lesbo. "L'approccio "hotspot" messo in campo dall'Ue nel 2015 dovrebbe essere abolito, non ampliato o riformato. Così si corre ancora il rischio di assistere alla vergogna che si è consumata in Grecia - aggiunge Pezzati. La Grecia ha infranto le normative europee, violando i diritti umani dei migranti, ma l'Europa ha chiuso gli occhi. Per questo ieri abbiamo presentato con We Move Europe, una denuncia alla Commissione per aprire una procedura di infrazione nei confronti del Governo greco".
Sulla proposta di ricollocare le persone in cerca di asilo da Paesi come Italia, Grecia e Spagna verso gli altri Paesi Ue, inoltre - avverte Oxfam - tutti i Paesi europei dovrebbero mostrare spirito di solidarietà e condivisione di responsabilità, con l'obiettivo di garantire la protezione e sicurezza dei richiedenti asilo. (ANSAmed).
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