Le motivazioni e la sua identità non sono state precisate nel comunicato ufficiale del ministero degli Interni che si limita a riportare le sole iniziali del nome. Ad accrescere l'atmosfera di angoscia si sono aggiunti i casi di due altri giovani che in questi giorni, secondo le reti sociali, hanno pure cercato di togliersi la vita col fuoco, nel campo profughi di el-Bureij e nel rione di Sajaya, presso Gaza City. Finora su questi episodi non si hanno conferme ufficiali, mentre nelle reti sociali si afferma che essi sarebbero rimasti ustionati. L'opinione diffusa è che all'origine di questi gesti di disperazione - avvenuti peraltro nel mese del Ramadan - vi sia la grave crisi economica in cui versa la Striscia.(ANSAmed).
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