(ANSAmed) - ROMA, 20 FEB - La street artist Laika è tornata
sul muro che circonda Villa Ada, a Roma, a pochi passi
dall'ambasciata d'Egitto, per un "atto secondo" della sua opera
sull'abbraccio fra Giulio Regeni e Zaky, lo studente ancora
trattenuto in carcere in Egitto, che era stata rimossa da "mano
ignota". "Dopo la rimozione, in tanti mi hanno chiesto di
riattaccare l'opera - spiega l'artista - ma il bello della
strada è proprio questo: le opere diventano organismi viventi in
continua evoluzione e, come tali, possono cambiare". E così è
stato. Laika ha voluto rappresentare il momento esatto dello
strappo del poster ad opera del misterioso "qualcuno": ma dietro
l'immagine non c'è un vuoto, ma un mare di persone che fa
sentire la propria voce per la liberazione di Patrick. "Ci siamo
tutti noi", precisa. Nella nuova opera, infatti, si vede
un'ombra la cui mano strappa l'abbraccio di Regeni e Zaky e ci
trova sotto l'immagine di un gruppo di persone, capeggiato dalla
poster-artist con maschera e caschetto rosso d'ordinanza, con in
mano tanti cartelli gialli con su scritto "Free Patrick". "Ho
voluto far capire che nessuno può ridurci al silenzio, che si
può strappare un disegno - sottolinea - ma che dietro ad esso ci
sarà sempre qualcuno pronto a gridare a gran voce. Tutto sommato
l'anonimo che ha rimosso il poster ha fatto un favore e tutti:
ha dimostrato che insieme possiamo cambiare le cose".(ANSAmed).
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