Politici codardi mettono in marcia il contatore dei morti", scrive Camps nel suo messaggio. Il ministero delle Infrastrutture del governo socialista di Pedro Sanchez, attraverso le autorità portuali, ha bloccato la motonave in porto perché "non ha i certificati che garantiscono l'osservanza della normativa internazionale della sicurezza marittima e prevenzione dell'inquinamento per il trasporto di un numero elevato di persone a bordo", secondo il dispaccio di sei pagine, firmato dal capitano marittimo Javier Valencia, citato dai media iberici. E l'imbarcazione di Open Arms starebbe agendo "in maniera contraria agli accordi internazionali di salvataggio nelle aree SAR", di competenza dei governi, "avendo violato quanto indicato rispetto all'obbligo di sbarcare i naufraghi in un porto sicuro e il più possibile vicino" al luogo di salvataggio, è dettagliato nell'elenco di inadempienze indicato per giustificare la decisione. Secondo Oscar Camps, si invocano "argomenti amministrativi che non hanno alcuna validità". Per il fondatore della Ong "il governo spagnolo sta facendo lo stesso che fa Salvini", come ha sostenuto in dichiarazioni radiofoniche a Cadena Ser. "Sembra che non siamo molto graditi nella situazione politica che vive attualmente il Paese - ha sostenuto Camps - visto che hanno invocato ogni tipo di complicazioni amministrative per paralizzare la motonave e impedirci di tornare alla zona di salvataggio", dove l'anno scorso oltre 1.300 migranti hanno perso la vita tentando di entrare in Europa, secondo i dati dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Dopo lo sbarco a giugno a Valencia dei 600 migranti rifiutati da Italia e Malta, l'equipaggio di Open Arms aveva trasportato il 28 dicembre altri 311 migranti rifiutati dai Paesi Ue nel porto di Algesiras. Nell'annunciare ricorso contro la decisione dell'autorità portuale di Barcellona, Camps ha ricordato che il governo italiano aveva già bloccato per via amministrativa un'imbarcazione della Ong, che attualmente non è operativa. E lamentato di avere sempre meno imbarcazioni a disposizione per intervenire nella zona di salvataggio del Mediterraneo centrale.(ANSAmed).
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