Quest'anno, dopo le edizioni di Lampedusa, Pozzallo e Siracusa, l'evento sarà ospitato nella Palermo capitale della cultura italiana.
La presentazione del corposo programma dell'evento, organizzato dall'Arci insieme con Acli, Caritas e Cgil, è stata aperta da un flash-mob sulle parole di due poesie di Tesfalidet, il migrante eritreo morto di stenti dopo il suo sbarco a Pozzallo. Le foto del ragazzo sono state alzate in cielo dai partecipanti mentre l'attore Giuseppe Cederna declamava i versi ritrovati nelle tasche di Tesfalidet. "Parleremo anche di caporalato e della questione di badanti e collaboratori domestici - ha detto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso -, dello sfruttamento del lavoro domestico che sempre più spesso riguarda i migranti". Dagli organizzatori si è alzato un unanime atto d'accusa nei conforti delle politiche del governo, in particolare sul decreto sicurezza voluto dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "In quattro anni, da quando abbiamo lanciato questa iniziativa - spiega Oliviero Forti, responsabile immigrazione della Caritas italiana - abbiamo assistito ad un arretramento preoccupante e imbarazzante. Oggi possiamo definire questo festival un evento controcorrente.
Stiamo rincorrendo qualcuno che ha fatto dell'immigrazione un cavallo di battaglia fatto di paura e cattiverie". (ANSAmed).
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