(ANSAmed) - TEL AVIV, 3 APR - Responsabili "dell'uccisione di
14 dimostranti a Gaza e del ferimento di centinaia" di altri
"sono alti rappresentanti israeliani che illegalmente hanno
invocato l'uso di munizioni vere contro manifestanti palestinesi
che non costituivano un'imminente minaccia per la vita". Lo
denuncia 'Human rights watch' (Hrw) secondo cui, queste
uccisioni comportano l'esigenza che "i giudici della Corte
Penale Internazionale aprano una inchiesta formale per crimini
internazionali in Palestina".
"Sia prima sia dopo - ha continuato Hrw - alti rappresentanti
di Israele hanno pubblicamente sostenuto che i soldati di
guardia lungo la barriera che separa Gaza e Israele hanno avuto
ordini di colpire 'gli istigatori'e coloro che si avvicinavano
al confine. Tuttavia, il governo israeliano non ha presentato
alcuna prova che il lancio di sassi e altre violenze da parte da
parte di qualche dimostrante abbiano seriamente minacciato i
soldati lungo la frontiera. L'alto numero di morti e di feriti
era la prevedibile conseguenza di aver consentito ai militari
margine di usare forza letale al di fuori di situazione rischia
vita in violazione delle norme internazionali, accompagnate da
una cultura di lunga durata di impunità nell'esercito israeliano
per gravi abusi".
"I soldati israeliani - ha detto Eric Goldstein, vice
direttore dell'organizzazione per il Medio Oriente - hanno
adoperato un uso eccessivo di forza". (ANSAmed).
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