Human Rights Watch ha parlato con 16 rifugiati siriani che sono entrati in Turchia tra maggio e dicembre dello scorso anno.
"Tredici di loro hanno raccontato che le guardie di frontiera della Turchia hanno sparato a loro o ad altri richiedenti asilo in fuga quando hanno tentato di superare il confine mentre si trovavano ancora in Siria, uccidendo dieci persone tra le quali un bambino e ferendone molte altre", riporta l'organizzazione.
Una donna che ha tentato di attraversare il confine con la sua famiglia varie volte in diversi punti della frontiera tra settembre e ottobre ha riferito che le guardie turche hanno sparato a loro ad ogni tentativo. "Quando loro [le guardie di frontiera turche] hanno aperto il fuoco, ci siamo nascosti nella valle. Sparavano a caso. Potevo vedere i proiettili colpire il terreno tra i miei piedi. In un incidente, una donna è stata colpita per due volte all'addome, e due uomini l'hanno riportata in Siria. Potevamo vedere la scia di sangue tra i cespugli", ha raccontato nella sua testimonianza. Un'altra donna ha riferito che le guardie hanno sparato a un bambino di 13 anni mentre tentava di attraversare il confine con la madre: "Abbiamo raggiunto una strada larga che divide Siria e Turchia e i trafficanti hanno detto al bambino e a un uomo di attraversarla.
Hanno iniziato a camminare, e 'bang, bang': sono stati entrambi colpiti. Il bambino ha ricevuto un proiettile allo stomaco, e ha iniziato a sanguinare molto. Lo abbiamo riportato indietro con noi, ed è morto in Siria". I rifugiati hanno poi raccontato che le guardie turche hanno anche abusato di richiedenti asilo detenuti, i quali vengono anche rimandati in Siria. "La Turchia ha ricevuto circa 3,5 milioni di siriani", ricorda Human Rights Watch. "Tuttavia, l'accoglienza generosa di un grande numero di siriani non assolve il Paese dalla sua responsabilità di aiutare coloro che cercano protezione alle sue frontiere". Mentre il Paese protegge i propri confini con la Siria, "è necessario rispettare il principio di non respingimento, che proibisce di rifiutare l'ingresso ai richiedenti asilo alle frontiere quando potrebbero essere soggetti a persecuzioni, torture e minacce alla loro vita e libertà", sottolinea l'organizzazione. "La Turchia deve rispettare inoltre il diritto alla vita e all'integrità fisica, e l'assoluto divieto di sottoporre chiunque a trattamenti disumani e degradanti".(ANSAmed).