Nelle settimane successive all'attentato del Bardo, prima, ed alla strage di Sousse, dopo, ci sono stati centinaia di arresti di presunti terroristi islamici, così come di sospetti fiancheggiatori. Se è vero che la condanna a morte può essere inflitta anche a chi aderisce a correnti integraliste e violente dell'Islam (come quella takfirista) pur non rendendosi responsabile di atti di terrorismo, resta difficile da decifrare quale sarà la linea che tracceranno i magistrati delle procure, ovvero se si limiteranno ad applicare acriticamente il dettato della legge oppure faranno valere un minimo di principio di valutazione. Può apparentemente sembrare una questione di interpretazione ma, se vale il principio della cogenza della lettera, la Tunisia rischia una raffica di condanne a morte che colpirebbero anche coloro che, magari inneggiando ad una strage, sarebbero colpiti 'solo' per una adesione ideologica ad una visione integralista e violenta dell'Islam. Proprio quella che la nuova legge vuole colpire considerandola come una tessera del più complesso scenario terrorista.
La cosa che maggiormente colpisce nell'iter legislativo della nuova normativa è che essa ha ottenuto la quasi totalità dei votanti, nessun voto contrario e dieci astenuti. Come a dire che nessuno dei partiti rappresentati in Parlamento, al di là dell'ideologia, ha trovato da eccepire ad un giro di vite così estremo come quello che si concretizza con una condanna a morte.
(ANSAmed).
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