(ANSAmed) - TUNISI, 2 OTT - Nell'ambito del Programma di
cooperazione tecnica italo-tunisina di protezione dell'Ambiente
e in particolare del progetto 'Risorse fitogenetiche tunisine
meglio conservate e valorizzate', la Banca nazionale tunisina
dei geni (Bng) e il Centro Internazionale di Alti Studi
Agronomici Mediterranei di Bari (Ciheam) hanno organizzato a
Tunisi un seminario internazionale volto allo scambio delle
conoscenze sulla valorizzazione delle diverse specie vegetali e
della biodiversità, anche in rapporto alle risorse tunisine.
Il progetto, finanziato dall'Agenzia Italiana per la
Cooperazione allo Sviluppo (Aics) per un valore di oltre un
milione di euro, ha interessato 8 governatorati tunisini, Beja,
Mahdia, Kef e Nabeul, con l'obbiettivo di migliorare il
patrimonio genetico delle varie specie vegetali. Questo
progetto, che fa parte del programma di protezione
dell'ambiente, ha contribuito a rafforzare le competenze dei
ricercatori della Banca tunisina dei geni, del National Olive
Tree Institute e dell'Istituto di ricerca agricola e istruzione
superiore (Iresa), nonché di coloro che operano nei laboratori
di analisi fitosanitarie, ha spiegato la coordinatrice della
Bng, Olfa Saddoud.
"Questo progetto ha contribuito inoltre a stabilire una rete
tra i ricercatori tunisini e italiani", ha affermato il
direttore del Ciheam, Maurizio Raeli, sottolineando che esso
soddisfa perfettamente gli obiettivi di sviluppo sostenibile
stabiliti dalle Nazioni Unite. (ANSAmed).
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