/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rifiuti: Greenpeace, Galletti chiarisca su quelli in Marocco

Il caso ora anche nel mirino degli ambientalisti italiani

14 luglio 2016, 19:06

Redazione ANSA

ANSACheck
(ANSAmed) - RABAT , 14 LUG - "Da dove arrivano i rifiuti italiani che sono in Marocco? E di che tipo sono? Non basta dire che non sono pericolosi. Bisogna rispettare anche eventuali divieti contenuti nelle leggi del Paese importatore". Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento Greenpeace Italia solleva nuovi interrogativi sul caso della "zbel taliania", la spazzatura italiana arrivata nei giorni scorsi nei porti marocchini e bloccata al momento dalle proteste degli ambientalisti e della società civile.

"Abbiamo scritto al ministro Galletti per avere chiarimenti, ma a distanza di una settimana non abbiamo ancora ricevuto risposta", continua il responsabile Greenpeace.

Gian Luca Galletti, titolare dell'Ambiente, in realtà ha anticipato che "non esiste alcun accordo tra i due ministeri", italiano e marocchino, "per lo smaltimento o il trattamento di rifiuti prodotti sul territorio nazionale italiano". Confermando i buoni rapporti tra i due Paesi, anche in vista della Conferenza mondiale sul clima, Cop22, ha aggiunto che "secondo gli approfondimenti da noi compiuti", i rifiuti arrivati in Marocco sono "catalogati come 'non pericolosi', sono partiti da Pescara e in possesso di tutte le certificazioni previste per il trasporto transfrontaliero".

Non basta, dice ora Greenpeace. "Il Marocco ha ratificato il Protocollo di Smirne della Convenzione di Barcellona, le norme di importazione dei rifiuti in questo Paese sono particolarmente severe ed escludono, ad esempio, materiali derivanti dalla raccolta indifferenziata di rifiuti solidi urbani e rifiuti infiammabili come gli pneumatici fuori uso".

Di che natura sono i rifiuti? "Se, come riferito dai media, l'Italia ha davvero esportato in Marocco rifiuti urbani e pneumatici fuori uso, saremmo in presenza di una palese violazione del diritto internazionale".

Resta inoltre aperta la questione della provenienza. Spiega Ungherese: "Il decreto Sblocca Italia con l'articolo 35 favorisce il passaggio dei rifiuti da regione a regione. Il fatto che il carico che si trova ora in Marocco sia partito da Pescara non esclude che si tratti di rifiuti provenienti da altri siti italiani. (ANSAmed)

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Rifiuti: Greenpeace, Galletti chiarisca su quelli in Marocco - Ambiente - Ansa.it
/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.