Il progetto coinvolge Francia (con i semafori de La Mortella e di La Pietra, in Corsica, e il faro di Grand Rouveau), Tunisia (isole di La Galite, Zembra e Zembretta), Libano (faro della città di Tiro) e Sardegna (con le tre stazioni semaforiche pilota di Sant'Elia-Cagliari, Sant'Antioco e Asinara).
Fondamentale per il successo dell'iniziativa dell'Unione europea è il coinvolgimento dei cittadini. Il programma infatti mira ad innescare processi di partecipazione e condivisione con i portatori d'interesse locali.
La conferenza di Tunisi, incentrata sulla definizione delle strategie del progetto Med-Phares, è organizzata dall'Apal (Agence de protection et aménagement du Littoral), ente pubblico che si occupa della gestione del demanio marittimo tunisino e la conservazione delle spiagge e degli ecosistemi del Paese nordafricano. (ANSAmed).
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