(ANSA) - ROMA, 28 APR - Torna a crescere il numero di imprese
nell'industria biotecnologica italiana, dopo una lieve flessione
a fine 2020, nel 2021 ha superato con 790 aziende il livello di
fine 2019. E' quanto emerge dal rapporto annuale
Assobiotec-Federchimica ed ENEA "Le imprese di biotecnologia in
Italia. Facts&Figures 2022".
Dal rapporto emerge un boom del fatturato delle imprese
dedicate alla R&S biotech a capitale italiano, che segna +30%.
nel 2020 a fronte di un calo del 5% dell'intero settore Crescono
anche gli investimenti in R&S biotech del 15%.
Nel periodo 2014-2021 c'è una continua crescita del numero
delle imprese biotech per l'industria (+29%) e per l'agricoltura
(+ 34,5%), ma l'ambito salute conferma la propria centralità
(48,5% del totale delle imprese).
A livello territoriale la Lombardia si conferma polo di
primaria importanza per produzione e fatturato biotech, ma,
negli ultimi anni, si registra una progressiva diffusione su
tutto il territorio nazionale.
"Forse non tutti lo sanno, ma le biotecnologie sono state
alla base di tutte le risposte alla crisi pandemica: dal
sequenziamento del genoma del virus alla diagnostica molecolare,
dai vaccini agli anticorpi monoclonali e agli antivirali, tutto
è basato sul biotech", sottolinea la vice presidente Assobiotec
- Federchimica, Elena Sgaravatti.
"I nuovi dati non solo confermano la tenuta del settore delle
biotecnologie in Italia nel 2020, ma evidenziano un ulteriore
incremento degli investimenti in R&S. Questo settore si
conferma, quindi, come un volano dell'innovazione nazionale",
commenta Gaetano Coletta dell'Enea. (ANSA).