Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sviluppo sostenibile, Italia indietro su povertà e lavoro

Eurostat, peggiora lotta a disuguaglianze, rafforzare istruzione

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 15 GIU - La strada per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) è ancora lunga, e per l'Italia in particolare bisogna fare sforzi per ridurre le disuguaglianze, trovare un lavoro adeguato a tutti, rafforzare la qualità dell'istruzione e costruire partnership globali. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto di Eurostat sui progressi dei Paesi europei verso gli SDG, che monitora i progressi degli ultimi 5 anni. Sugli obiettivi di riduzione delle disuguaglianze e costruzione di partnership globali, l'Italia non solo è sotto la media Ue ma sta addirittura arretrando dal target. Mentre pur avendo fatto dei progressi sull'istruzione e il lavoro, resta molto al di sotto della media europea. Il principale punto debole è la lotta alle disuguaglianze, peggiorata di 1,4 punti percentuali nell'arco degli ultimi cinque anni. Ad esempio, l'Italia è uno dei pochi Paesi in Ue dove la percentuale di persone a rischio povertà è salita (dal 28% al 30%) invece di scendere, come avvenuto alla media europea. Anche sull'obiettivo di stringere partnership per raggiungere gli obiettivi, l'Italia è arretrata (-1,3 punti). Per quanto riguarda l'istruzione, l'Italia si trova 30 punti percentuali sotto la media Ue, con un progresso nel 2020 stimato in 0,3 punti percentuali rispetto al 2015. Questo perché resta comunque, assieme alla Romania, il Paese con il livello più basso di diplomati. Anche se la situazione nel 2020 è in leggero miglioramento rispetto al 2015.
    E' anche tra i Paesi con il minor tasso di alfabetizzazione informatica tra adulti (solo il 40% ha competenze di base, contro la media europea che sfiora il 60%). Sull'obiettivo di assicurare a tutti un lavoro adeguato, l'Italia è a -45 punti dalla media Ue, con un progresso di appena un punto rispetto al 2015. Le motivazioni di una performance così scarsa sono da ricercare ad esempio nel fatto che nonostante i progressi resta il Paese con il tasso più elevato di giovani inattivi (24%), penultimo per tasso di occupazione (62% circa). (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA