Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Clima: Deloitte, per il 52% manager sostenibilità è priorità

Ricerca presentata al World Economic Forum

Redazione ANSA MILANO

(ANSA) - MILANO, 26 GEN - Oltre la metà dei manager italiani (52%) indica il tema ambientale come la più rilevante questione sociale da affrontare per le aziende nei prossimi anni. E' quanto emerge dal Resilience Report 2021 di Deloitte presentato nel corso del World Economic Forum.
    Lo studio analizza l'atteggiamento verso gli scenari economici futuri e la fiducia nella propria capacità di gestione di eventi straordinari come il Covid-19 da parte di 2.260 amministratori delegati di 21 Paesi nel mondo, tra cui 102 italiani.
    Le altre due tematiche sociali che più preoccupano i manager sono quella sanitarie (46%) e quella relativa all'istruzione della forza lavoro (38%).
    Deloitte ha poi chiesto ai manager se il cambiamento climatico è una crisi di portata maggiore, minore o simile rispetto alla crisi covid-19. Il 38% ha risposto affermando che si aspetta che le conseguenze del cambiamento climatico possano essere più severe di quelle del Covid-19. Il 35% si aspetta una portata simile, mentre il 24% degli intervistati pensa che l'impatto del cambiamento climatico sarà minore di quello della pandemia in corso.
    Con numeri addirittura superiori alla media globale (47%), il "52% dei leader d'azienda italiani ritiene che il cambiamento climatico sia la questione numero uno da affrontare per le aziende, perché il fenomeno potrebbe avere effetti dirompenti sul proprio business", afferma Fabio Pompei, ceo di Deloitte Italia.
    "Mentre - aggiunge - l'attenzione per il tema dell'assistenza sanitaria e della prevenzione delle malattie è sicuramente correlata all'insorgere della pandemia da nuovo Coronavirus, la rilevanza del tema dell'istruzione della forza lavoro era già emerso da tempo".
    Mentre la media globale dei manager pensa di avere fatto bene nell'onorare i propri impegni ambientali è del 35%, il corrispondente italiano è del 32%. E mentre la media globale di chi pensa di aver fatto benissimo è del 24%, in Italia lo stesso dato si ferma al 22%.
    La crescente consapevolezza dei "rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico possono essere osservati anche nei bilanci della società", afferma Stefano Dell'Orto, audit & assurance leader di Deloitte Italia. (ANSA).
   

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA