(ANSA) - ROMA, 06 APR -"Questa è l'Età della Resilienza. Non
è più l'età del progresso, non credo che nessuno lo pensi, ma è
l'età della resilienza". Lo dice l'economista statunitense
Jeremy Rifkin intervistato da Davide Casaleggio per il blog
delle Stelle dove afferma di vedere nella mobilitazione di
Friday for Future "la prima volta nella storia di uno sciopero
dove due generazioni - Millennials e Gen Z - hanno cominciato a
pensare a sé stessi come una specie".
"Gli scioperi… Non li avevo capiti, sai, abbiamo avuto
proteste nel corso di tutta la storia", racconta Rifkin, ma
quello che è successo ora "è che milioni di ragazzi sono usciti
delle loro scuole o i Millennials dai loro uffici, la Gen Z,
milioni di loro in 140 paesi. La loro non era come tutte le
altre proteste, e anche loro non lo capivano. La
loro è stata la prima rivolta della specie umana".
L'economista ritiene che anche la pandemia di Coronavirus sia
"strettamente connessa al cambiamento climatico", "le emissioni
climalteranti delle attività industriali e la distruzione della
natura selvaggia (ad oggi ne abbiamo distrutta il 77% del
pianeta) stanno causando la migrazione degli animali e la
migrazione anche dei virus", afferma Rifkin. Anche per questo,
continua, "dobbiamo oggi riprogettare la nostra società
basandola sulla resilienza dei processi economici".
In un secondo video, l'economista indica la sua ricetta per
investimenti su cui dovrebbero puntare oggi gli Stati più
duramente colpiti dalla pandemia. Rifkin spiega che attualmente
sta "lavorando con la Commissione Europea e il Parlamento
Europeo" per digitalizzare la Rete elettrica "trasformandola in
Internet dell'Energia". Una rete di condivisione
dell'elettricità, per la maggior parte prodotta attraverso
energia rinnovabile che servirà anche a muovere il terzo
internet "della mobilità e della logistica digitale, fatta di
veicoli elettrici e di grandi autocarri a lunga percorrenza".
"Ci stiamo spostando - conclude Rifkin - dalla
globalizzazione alla glocalizzazione e gli abitanti non saranno
più isolati, così anche gli edifici urbani e suburbani
cambieranno, i nuovi edifici saranno dei grandi nodi. Tutti gli
edifici che avete in Italia oggi, saranno ristrutturati per
diventare resilienti al cambiamento climatico e alle pandemie"
(ANSA).