Garrone, Moretti, Sorrentino così in gara

 Moretti, Sorrentino, Garrone: è questo l'ordine con cui i tre italiani passeranno in concorso al festival di Cannes. A giorni è attesa l'ufficialità delle proiezioni già comunicate informalmente ai singoli produttori.

   I tre autori avevano diffuso una foto scattata insieme (sembra al cinema Nuovo Sacher), uno scatto per fare squadra prima di Cannes dove invece saranno inevitabilmente in competizione per il Palmares. L'idea del team tricolore è stata raccolta dagli esercenti: nel circuito Ferrero prima di Mia Madre di Nanni Moretti gli spettatori guardano i trailer di Youth di Sorrentino e del Racconto dei racconti di Garrone. Nanni lancia così i film dei colleghi secondo il palinsesto delle sale Ferrero, visto che i trailer (il cui passaggio sugli schermi è a pagamento dalle distribuzioni) sono impaginati nei singoli esercizi.

   Mia madre di Nanni Moretti, già nei cinema italiani (ha superato i 2 milioni di euro nell'ultimo weekend al botteghino), avrà la premiere al Palais du cinema il 16 maggio. Il 20 alle 19 anteprima mondiale di Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino che Medusa farà uscire in sala in Italia il giorno stesso, probabilmente, per cortesia nei confronti del festival, a cominciare dallo spettacolo serale. Il 22 sera tocca invece al Racconto dei racconti di Matteo Garrone: gli spettatori italiani potranno vedere il kolossal fantasy prima di Cannes visto che la data di uscita è stata definita da 01 per il 14 maggio. Di quest'ultimo film circolano nei cinema due trailer che mostrano spezzoni del fantasy dark ispirato al seicentesco Racconto dei Racconti di Giambattista Basile e per lo spettatore l'impressione di trovarsi in una delle serie tv, Il trono di spade su tutte, ormai più amate dei film, è inevitabile.

   Del resto lo stesso Garrone, nell'intervista a Ciak per lo speciale Croisette ammette: "Il mio riferimento è Il Trono di Spade. Sesso, magia, fango. Non mi interessano le etichette, film per tutti, film per adulti, un film deve appassionarti, sorprenderti e farti piangere, è questo il cinema. Per me poi la vera vittoria è aver tenuto testa alla macchina complessa di produzione, ogni giorno cento persone alle tue spalle, un attimo di distrazione e puoi rimanere schiacciato. Io, come nelle fiabe, spero di aver dominato il drago".