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Trono di Spade, dalla Torre di Londra riparte il Gioco

Premiere 5a serie Sky.New entry Jonathan Pryce,io come Francesco

I draghi sulla Torre di Londra che custodisce i Gioielli della Corona non si vedevano da mille anni, al massimo ci svolazzano i corvi neri mentre i beefaeters si mettono in posa per i turisti. Potenza della suggestione e dell'allestimento, con fiaccole, per la premiere mondiale di Game of thrones 5, Il trono di spade. Hbo e Sky Atlantic hanno scelto il cuore antico della città, ormai stretto da grattacieli, per l'anteprima ieri sera. In centinaia i fanatici di questa serie fantasy si sono goduti lo spettacolo dall'alto, con il red carpet piazzato proprio nel fossato ai piedi delle torri e battuto da un vento gelido.

Ad ululare alla vista di Davos Seaworth, Jamie Lannister, Margaery Tyrell, Daario Naharis, Jon Snow ed alcune altre decine del grande cast erano anche gruppi di fan in abiti medioevali, avamposto fortunato di quel fenomeno cosplayer che ha colpito anche Got, nome in gergo del 'Trono', e lo ha definitivamente consacrato in quanto a popolarità globale. La serie andrà poi in onda in contemporanea con gli Stati Uniti ad aprile, nella notte tra il 12 e il 13 aprile e poi ogni lunedì alle 21,10 su Sky Atlantic Hd.

Assenti tre dei protagonisti più amati: Emilia Clarke la biondissima Daenerys Targaryen, Lena Headey ossia Cersei Lanniit e Peter Dinklage che interpreta il nano Tyrion Lannister. Acclamato Kit Harington-Jon Snow: "Il segreto del successo della saga? Un bestseller di livello mondiale e un'operazione intelligente: David Benioff e D.B.Weiss, i due autori, hanno reso giustizia al libro, non hanno cercato di ripulirlo per la trasposizione tv, così ci sono dei personaggi incredibili ai quali la gente si può affezionarsi e persino identificarsi". Del resto il 'gioco' del tifare uno dei moltissimi protagonisti sembra essere proprio tra i motivi per cui il fantasy di George R.R. Martin funziona così tanto, un intricato intreccio narrativo dove tutto può accadere. "Ognuno ha la sua storia preferita e il suo personaggio preferito e vuoi che lui abbia il potere", aggiunge Snow. Anticipazioni sulla trama della quinta stagione, come da contratto, non si possono rivelare. Snow si sbilancia cosi: "Ogni stagione si allontana sempre di più dal libro, ma ad un certo punto personaggi finora mai incontratisi si incroceranno per ulteriori svolte della trama. La quinta serie è la migliore, speciale, la più forte, è già successo con altre saghe, come in Breaking Bad o nei Sopranos".

Tradotti in 20 lingue (in Italia li pubblica Mondadori) i libri di Martin, che s'ispirano con fantasia alla Guerra delle due Rose, sono ora nove. Lo scrittore di Cronache del ghiaccio e del fuoco, ex sceneggiatore (The twilight zone, Ai confini della realtà) sembra essere in dirittura d'arrivo del decimo come si evincerebbe da un paio di post in cui ha fatto sapere ai suoi lettori di non poter essere presente a due eventi in cui era atteso, il Comic-Con di San Diego e la World Fantasy convention di Saratoga. In ogni caso, sembra che il buon Martin, classe '48, abbia confessato ai due produttori Benioff e Weiss come sviluppare la serie nel caso lui si ammalasse o morisse. La prima puntata vista in anteprima è di passaggio tra quarta e quinta stagione, si vedono alcuni dei protagonisti, come Tyrion che si è riuscito a salvare chiuso in una scatola di legno e come Snow tutto solo e triste con i potenti del nord ghiacciato. Quali sono i punti di forza del tuo personaggio? "È l'eroe epico, classico, è una persona brava e buona, anche un po' ingenuo se vogliamo, non vuole il potere e non vuole il trono. E probabilmente morirà per questo", osserva Harington. Quanto c'è di Jon in Kit? L'80%, scherza il giovane attore che ammette riprese faticose nel set colossale tra Belfast, Dubrovinik e Osuna in Spagna. Jonathan Pryce, il superattore british dei musical del West End come Miss Saigon e My Fair Lady, antagonista di 007 nel Domani non muore mai, è una new entry della quinta stagione: è il cattivissimo leader religioso High Sparrow. "Non vedo molta tv, non sapevo granché di Game of Thrones, ma è meglio di quanto pensassi a livello di produzione, di scrittura, di riprese, sono rimasto molto colpito e ne sono davvero felice.

Questa serie è così speciale perché ci sono tantissimi personaggi con cui la gente si può identificare, la trama è fantastica". Solo fantasy o c'è qualche collegamento con il mondo reale? "Direi proprio di sì, prendiamo il mio personaggio. E' il capo di una grande setta religiosa, è l'uomo della gente, rappresenta i poveri, questa in Italia, a Roma, non l'avete già sentita? Vi dice niente Papa Francesco?". Dello stesso avviso l'affascinante Michiel Huisman,- Daario Naharis. "La trama è epica, quasi senza tempo, ma al tempo stesso parla all'oggi perché tutte le culture sono rappresentate e tutti possono identificarsi". Sei milioni di dollari a episodio, 260 attori, 700 persone in staff, 14 Emmy e una cifra impressionante di revisioni della sceneggiatura, 60. Numeri record che vanno in parallelo con le attese per la quinta stagione che ha già due motivi di eccitazione tra il pubblico: il ritorno di Twin Lannister (Charles Dance) e la scena di nudo, snodo del romanzo, della perfida bionda Cersei Lannister (Lena Headey), umiliata pubblicamente da Alto Septon (Jonatha Pryce) e diventata un caso durante le riprese inizialmente previste nella chiesa di Dubrovnik.

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