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Miami World Cup, anteprima di Genova

Vela Olimpica: Hempel World Cup Series

Responsabilità editoriale Saily.it

Dal 28 gennaio al 3 febbraio a Biscayne Bay le regate della tappa in Florida della Coppa del Mondo delle classi olimpiche. E' l'inizio ufficiale di un 2019 importante guardando a Tokyo 2020. E per noi anche l'occasione di immaginare come sarà la tappa successiva, che per la prima volta da quasi 20 anni riporta in Italia la grande vela olimpica - GLI ITALIANI - I NUMERI DELLA WORLD CUP - LE ATTESE PER GENOVA - 2 VIDEO

 

Si torna in regata sulle classi olimpiche della vela, non sapendo quali e quante di esse manterranno lo status o lo perderanno, tra decisioni, voti misteriosi, polemiche e trials di una World Sailing sempre sull'orlo (o oltre) di una crisi, finanziaria e di nervi. I velisti olimpici, i loro tecnici, le loro federazioni, tutti girano il mondo con una logistica dispendiosa e a tratti insostenibile, in un clima di crescente incertezza sul futuro. Proviamo a non farci caso e restiamo sulla cronaca, sul presente e sui prossimi mesi a venire.

MIAMI - A Miami 2019 ci sono circa 500 equipaggi iscritti, un bel numero per la Coppa del Mondo, che conferma la percezione che Biscayne Bay, le condizioni meteo e l'organizzazione siano da tappa preolimpica d'altri tempi, indipendentemente dal circuito e dai punti World Cup. La classe più numerosa è il Laser (106 Standard e 68 Radial), quella con meno iscritti il Finn (appena 29).

Parecchi anche quest'anno gli azzurri in trasferta a Miami: 21 equipaggi (30 atleti tra 17 maschi e 13 donne): quattro laseristi (Gio Coccoluto, Niccolo Villa, Gianmarco Planchestainer e Marco Gallo), altrettante laseriste (Silvia Zennaro, Valentina Balbi, Carolina Albano e Francesca Frazza), tre tavole maschili (Mattia Camboni, Daniele Benedetti e Carlo Ciabatti) e femminili (Flavia Tartaglini, Marta Maggetti, Veronica Fanciulli), due 470 uomini (Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, Matteo Capurro e Mateo Puppo) e femminili (Benedetta Di Salle e Ale Dubbini, Elena Berta e Bianca Caruso), due 49er (Uberto Crivelli Visconti e Jimmy Togni, Simone Ferrarese e Valerio Galati), un FX (Maria Ottavia Raggio e Jana Germani).

Siamo assenti solo nel Finn e, con singolare ma spiegabilissima scelta, dal Nacra 17, classe nella quale siamo talmente avanti al resto del mondo da suggerire di farsi vedere un po' meno. Le nostre punte a Miami? Le due tavole RSX (si rinnovano i duelli in casa Camboni-Benedetti e Tartaglini-Maggetti), i 470, le laseriste radial, l'esordio del giovane Planche con i grandi. E aspettiamo notizie di ripresa dagli skiff. Sarà interessante seguire le regate, che tradizionalmente sono il primo momento di verifica e confronto internazionale dopo la preparazione invernale.

LE MEDAL RACE DI MIAMI 2019 IN DIRETTA STREAMING SABATO 2 E DOMENICA 3 FEBBRAIO DA VEDERE ANCHE SU SAILY

Quello che vedete qua sotto è il bel video di preview delle regate di Miami World Cup del Team USA di vela olimpica. Un piccolo esempio di attività di comunicazione e promozione di questo sport sempre più ai margini nel panorama media e di conseguenza in peggioramento nella considerazione generale del mondo sportivo olimpico. Considerando l'arrivo della Coppa del Mondo in Italia a Genova la settimana di Pasqua (15-21 aprile), è un sogno sperare di avere qualcosa del genere da parte della nostra Federazione?

IL BEL VIDEO DEL TEAM USA VERSO LA COPPA DEL MONDO A MIAMI

 

I NUMERI (DIFFICILI) DELLE WORLD CUP - Quante barche aspettarsi alla tappa italiana di Genova, ultima prima della Finale di Marsiglia? Se i 500 di Miami vi sembrano tanti, considerate che le quote previste da World Sailing sono in realtà maggiori: si prevedeva fino a 630 equipaggi, così suddivisi: 120 per Laser e Radial, 70 per RSX maschili e femminili, 50 per Finn, Nacra e i due 49er, 40 ciascuno per i 470 maschili e femminili. Dunque Miami pur con numeri notevoli è al di sotto delle quote World Cup.

Non era andata tanto meglio a Enoshima, la tappa precedente: da 430 posti in quote già abbastanza ridotte o prudenziali (70 Laser, 50 tavole, 40 Finn, 470 e skiff, 30 Nacra 17) gli iscritti sono stati 334, così suddivisi: 59 Laser Std, 53 Radial, 40 RSX M, 30 RSX W, 31 470 M, 23 470 W, 27 49er, 24 FX, 21 Finn. Dal punto di vista sportivo, i velisti azzurri presenti a Enoshima (ricordiamo che si tratta del campo di regata olimpico 2020) erano 10, i migliori sono stati i "soliti" Ruggero Tita e Caterina Banti (2), Vittorio Bissaro e Maelle Frascari (3) nel Nacra 17, Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (3) nel 470 W, Mattia Camboni (4) e Flavia Tartaglini (8) nelle tavole. Poi 11° Berta nel 470 W, 21 Zennaro nel Radial, 24 Ferrari e Calabrò nel 470 M,  32 Coccoluto e 34 Villa nel Laser, 49 Frazza nel Radial. Non eravamo presenti nelle classi 49er, FX e Finn.

Un altro confronto numerico importante per fare previsioni su Genova è quello con la Finale di Marsiglia 2018. E' vero che alla Finale di World Cup vanno più che altro gli equipaggi in corsa per un posto sul podio e sulla torta dei premi in denaro, ma è altrettanto vero che Marsiglia sarà il campo olimpico 2024. Risultato: sotto le previsioni anche Marsiglia: da una quota di 280 equipaggi (40 Laser e tavole, 30 tutte le altre classi) a soli 156 iscritti (25 Laser, 24 Radial, 20 470W, 18 470M, 19 RSXM, 19 RSXW, 18 Nacra 17, 13 Finn).

Quanto ai risultati di quella finale 2018, lo ricordiamo bene: oro e argento nel Nacra con Tita-Banti e Bissaro-Frascari, bronzo di Elena Berta (ancora con Sveva Carraro) nel 470W, 18° Di Salle-Dubbini, 9° Ferrari e Calabrò, 13° Capurro e Puppo nel 470M, buon 6° Coccoluto (Laser), 13° Villa, 16° e 18° due giovanissimi delle tavole Ciabatti e Cangemi. Poco altro, eravamo 12 equipaggi italiani, assenti solo in tavole femminili (per scelta) e Finn (per necessità).

MIAMI ANTEPRIMA DI GENOVA - Il presidente FIV Francesco Ettorre, molto attivo nei rapporti con World Sailing e in prima fila per ottenere la tappa italiana di World Cup, sarà a Miami, stavolta non solo al seguito della squadra azzurra e dello staff tecnico. C'è infatti da vedere tanti aspetti organizzativi di Miami e immaginare, o pianificare, cosa accadrà a Genova tra due mesi. Campi di regata, UDR, logistica, comunicazione, numeri.

Le quote World Sailing per Genova 2019 sono uguali a quelle di Miami (630 equipaggi totali, con le stesse quote-classe sopra descritte a proposito di Biscayne Bay), ma c'è da capire quanti saranno gli iscritti reali, che abbiamo visto sistematicamente inferiori alle quote. L'importante è evitare un flop, che ovviamente non riguarderebbe Genova, ma la Coppa del Mondo in quanto tale. Prima di Genova ci sarà Palma e subito dopo Hyeres (dal 27, appena 6 giorni dopo le Medal della Lanterna). Ai velisti olimpici e alle loro squadre tecniche interessano i punti della World Cup o le regate di ottimale preparazione nell'anno preolimpico?

A vantaggio di Genova c'è la considerazione che nel 2019 la tappa italiana sarà ultima qualifica olimpica continentale per nazione, e ciò potrebbe spingere i tecnici e portare le squadre sul nostro campo di regata già quest'anno nonostante l'oggettivo affollamento di eventi. Staremo a vedere. Di certo dunque Miami è una vetrina che anticipa Genova. Lo è per i risultati, degli azzurri e dei migliori di ogni classe, che prefigurano gerarchie e persino future medaglie 2020, è lo è anche per comprendere quanto e come l'evento più importante di vela olimpica in Italia da 20 anni può aiutarci a rimettere il nostro sport al centro dell'attenzione, a un anno e mezzo dai Giochi. 

VIDEO: PREVIEW DI WORLD SAILING SU MIAMI (ASPETTANDO QUELLO SU GENOVA)

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